Come si dividono i soldi dell’eredità tra il coniuge che rimane e i figli eredi della persona defunta?
Vi siete mi chiesti come verrebbe gestito un eventuale testamento se il vostro consorte dovesse venire a mancare? Non sono domande facili da porsi, ma essere preparati è qualcosa che può solo tornare utile. Nel malaugurato caso in cui una prospettiva così triste dovesse presentarsi, maccherebbe sicuramente la lucidità di prendere scelte consapevoli e razionali. In situazioni così emotivamente cariche la testa agisce come meglio crede, il che non si traduce in scelte automaticamente razionali.
È bene quindi, sapere già quali dovrebbero essere le azioni da seguire in caso di perdita di moglie o marito. Soprattutto nel non remoto caso in cui siano coinvolti degli eredi oltre che ad un coniuge. Nel caso in cui una delle due parti dovesse morire di norma, si andrebbe subito a consultare un testamento, dove presente. Questo per essere valido deve portare delle caratteristiche prioritarie.
Tra queste c’è la data, la firma e il fatto che la persona venuta a mancare, lo abbia scritto in un momento di comprovata lucidità e che, nel momento della stesura, questa non si trovasse sotto costrizione. Nel testamento vengono scritte le volontà del defunto, sarà necessario quindi seguire quello che lui avrà chiesto, a meno che questo non vada in conflitto con accordi legalmente vincolanti preesistenti, ad esempio quando sono coinvolte aziende, socie e quote.
Al di fuori di situazioni specifiche, tendenzialmente si fa quello che è scritto: “questo va a tot, questo invece a tot, etc”. Ma cosa si deve fare se invece il testamento non esiste? Se il testamento non è mai stato scritto allora le regola è molto semplice, si divide in maniera paritaria tra tutti gli eredi ed il coniuge. Se sono presenti una moglie o un marito allora questi avranno diritto alla stessa quota degli eredi. Se invece sono presenti solo dei figli, allora anche questi dovranno dividere l’eredità in parti uguali, perché questo dice lo stato italiano.
Se presenti dei minori, la situazione sarà diversa. Avranno diritto alla stessa eredità degli altri, ma non potranno toccarla fino al compimento della maggior età. Quella parte verrà affidata ad un tutore che dovrà gestirla nel massimo interesse del minore. Nel caso questo non dovesse accadere, allora verranno fatti dei controlli sui modi in cui i soldi negli anni sono stati spesi. Se un giudice darà ragione alla parte che dice che i soldi non sono stati gestiti negli interessi della parte coinvolta, allora si potrà decidere di procedere per le vie legali. Per chi ha debiti, ecco cosa dice la legge in merito al pignoramento dell’assicurazione vita.
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